Caffè Trinca srl

Si definiscono una torrefazione 2.0 il cui punto di forza è stato fiutare che l'arrivo del monoporzione avrebbe cambiato le abitudini dei consumatori amanti del caffè. Puntando tutto, o quasi, su un prodotto di alta qualità venduto in cialde compostabili certificate (la carta arriva dalla Germania) e capsule compatibili con le macchinette di tutte le migliori marche si sono ritagliati uno spazio, di tutto rispetto, nel mercato. Stiamo parlando di Caffè Trinca, azienda fondata nel 2013 da Giuseppe Trinca che dal 2021 ha spostato la propria produzione nell'area industriale di Carini (prima si trovava in città), e che per specializzarsi ha investito nell'acquisto di macchinari all'avanguardia, ad altissimo rendimento. Oggi conta una trentina di dipendenti, con un'età media sotto i cinquant'anni. Un'impresa multirazziale dove alla tostatura del caffè lavorano anche dei professionisti, super integrati nel team, che vengono dal Ghana. "Non ci interessano i grandi curricula. Crediamo molto nelle persone, - dichiara il direttore generale Salvatore Fanale - nelle qualità umane più che in quelle professionali perché queste ultime si possono acquisire".

Lo stabilimento, nato sulle ceneri della Europlast, si trova in via Don Milani, è grande circa seimila metri quadri ed è composto da una zona uffici, ultra moderna, dove i muri lasciano il posto alle vetrate, alla quale si arriva dall'ingresso, che ospita la segreteria, percorrendo una scala costeggiata da una parete verde fatta di piante vere. Sempre dalla segreteria si accede all'altra area dello stabilimento, quella dedicata alla produzione. Qui il caffè, proveniente dal Brasile (miscela Arabica), dal Vietnam (miscela Robusta) e da altri Paesi del mondo dove viene prodotto viene miscelato, tostato e poi confezionato - in grani, nelle cialde o nelle capsule. Poi sosta in magazzino fino a quando riprende il suo viaggio per essere distribuito e venduto, anche all'estero. "Il nostro caffè - continua il direttore generale - si trova anche in diversi Paesi europei, tra i quali Germania e Spagna. Inoltre, ci arrivano commesse anche dagli Stati Uniti".

Entrando nel dettaglio sono tre i rami d’azienda: caffè Trinca, Cremeo e la private label. Il caffè Trinca viene venduto attraverso la grande distribuzione. Il marchio Cremeo invece è un prodotto dedicato ai negozi specializzati in caffè. Poi c’è la private label, espressione con la quale si indicano i prodotti conto terzi che portano il nome della catena distributiva o del supermercato che li pone in vendita, che viene distribuita in entrambi i canali. "La produzione - spiega Fanale - può contare su due importantissime certificazioni (Brc, British retail consortium, e Ifs, International food standards) che impongono uno standard qualitativo di produzione altissimo, reso possibile anche dai rigidi controlli a cui vengono sottoposte le aziende che le hanno ottenute. Per noi sono un motivo d'orgoglio".

L'azienda produce anche degli ottimi solubili al gusto pistacchio, nocciolino, ginseng, orzo, coca cola e tè al limone, con confezione in carta riciclata, che vende anche attraverso un proprio e-commerce. Al passo con i tempi e con un sguardo sempre al futuro Caffè Trinca sa quanto la sostenibilità d'impresa sia oggi importante per il consumatore, per l'impresa stessa e per il pianeta. Per questo, per essere autonoma dal punto di vista energetico, ha in programma di installare i pannelli fotovoltaici sul tetto dello stabilimento. Conta anche di sostituire presto le auto aziendali con mezzi elettrici. E infine, già da tempo sta progettando di produrre una capsula compostabile che rispetti l’ambiente e nello stesso tempo sia in grado di garantire gli standard di eccellenza più elevati. Un'idea ambiziosa.

Salvatore Fanale, direttore generale di Caffè Trinca
Le miscele della torrefazione
Il marchio Cremeo, in vendita nei negozi specializzati nella vendita del caffè