Zes unica per il Mezzogiorno, sbloccati i fondi per il credito d'imposta
Si sblocca il credito d'imposta per le imprese che investono nella Zona economica speciale unica del Mezzogiorno. Una buona notizia anche per la Sicilia, una delle otto regioni inserite nella Zes unica, e per l'area industriale di Carini in particolare. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto attuativo, già adottato dal ministero del Sud, che fa scattare l'invio delle domande. La misura, che vale 1,8 miliardi di euro, offre la possibilità alle aziende di ottenere le agevolazioni fiscali.
Dal 12 giugno al 12 luglio le imprese interessate dovranno comunicare all’agenzia delle Entrate l'ammontare delle spese ammissibili sostenute dal primo gennaio 2024 e quelle che intendono effettuare fino al prossimo 15 novembre, data ultima per accedere all’incentivo. Il credito d’imposta è differenziato per Regioni, dimensioni di impresa ed entità dell’investimento. In Sicilia vale il 40%. Un successivo provvedimento dell'Agenzia delle Entrate definirà il modello di comunicazione.
Il decreto attuativo sblocca uno stallo che aveva portato alcune imprese a sospendere o rinunciare agli investimenti, considerata l’incertezza che dura da inizio anno. Da quando cioè le Zes locali hanno ceduto il passo, per volontà del governo Meloni, alla Zes unica. Una riforma non ancora del tutto compiuta perché si attende il piano strategico della durata di tre anni, che spetta alla struttura di missione della Zes.
Tornando al credito d'imposta, sarà l'Agenzia delle Entrate a determinarlo, rapportando il limite complessivo di spesa all'ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti. In pratica, se le domande supereranno il limite di 1,8 miliardi, il credito d’imposta sarà proporzionalmente ridotto tra gli aventi diritto. Il credito d’imposta non sarà cumulabile con quello del Piano Transazione 5.0.