Imprese, nuovi requisiti di accesso per 'Fare impresa' e 'Ripresa Sicilia': ecco quali
Si allarga il range di età dei soggetti ammessi ai contributi dell'avviso "Fare impresa in Sicilia". La misura di sostegno alla competitività delle imprese dell'Isola è stata messa a punto dal governo Schifani e rappresenta una delle quattro linee di intervento all'interno del più ampio programma "Competitività Sicilia". La giunta regionale ha approvato la modifica ai requisiti di ammissibilità per la realizzazione di investimenti che favoriscano la creazione e lo sviluppo nel territorio regionale di nuove imprese, permettere l’emersione di una nuova generazione di imprenditori, in particolare giovani e donne. Adesso potranno accedere ai benefici coloro che hanno un'età compresa fra i 18 e i 46 anni e donne di qualsiasi età.
"Fare impresa in Sicilia" ha una dotazione finanziaria complessiva di 26 milioni: 16 provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027 e 10 dal Poc 2014-2020. I beneficiari dei finanziamenti sono le micro-piccole e medie imprese dell'Isola in forma singola o associata. Oltre al range dell'età dei richiedenti, modificata anche l'intensità dell'aiuto "Fare impresa in Sicilia" che sarà pari al 90 per cento dell'importo della spesa considerata ammissibile. Le agevolazioni previste saranno erogate sotto forma di contributo a fondo perduto. Sono ammissibili programmi di spesa da un minimo di 50 mila euro a un massimo di 300mila euro. Altra modifica riguarda la modalità della procedura di valutazione delle domande di partecipazione all’avviso “Ripresa Sicilia” che da negoziale diventa valutativa, per accelerare i tempi istruttori.
"Abbiamo ascoltato - dice l'assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo - gli imprenditori, a cui è rivolto il nostro impegno, e siamo giunti alla considerazione di modificare i criteri di ammissibilità al bando per andare incontro alle loro esigenze. Siamo molto fiduciosi sull'efficacia ed efficienza di questo strumento finanziario, che è uno dei tanti interventi messi in campo per il tessuto imprenditoriale dell’Isola, insieme al "Bonus Energia", misura volta a contrastare il caro-bollette e a incentivare l’adozione di sistemi virtuosi di approvvigionamento energetico".