Omer spa

Anche se in tanti nel 2022 hanno lasciato il posto fisso, ancora oggi chi fa una scelta del genere viene considerato incosciente. Eppure "Chi non risica non rosica" - “Chi non rischia non ottiene nulla” - dice un proverbio. Punti di vista. Di certo così la pensava Angelo Russello, che negli anni '80 lascia il lavoro certo all'Italcementi di Isola delle Femmine per aprire la sua impresa e produrre componenti di treni per la Imesi. Dalle ceneri di quell'impresa, dieci anni dopo nasce la Omer, azienda che oggi opera a livello internazionale nella progettazione e produzione di componentistica ferroviaria ad alto contenuto ingegneristico e innovativo, destinata all’allestimento di treni ad alta velocità, regionali e metropolitane.

L'impresa fondata insieme al figlio Giuseppe, attuale presidente, e alla figlia Vincenza, che detiene la carica di vicepresidente, conta 380 impiegati tra interinali e interni - la stragrande maggioranza sono del territorio e tra loro c'è anche qualche siciliano di ritorno - ed è quotata in borsa, dal 2021. Nel 2020 l’azienda ha raddoppiato la capacità produttiva inaugurando un secondo stabilimento nell'area industriale di Carini: l'ex Keller, con una superficie complessiva di circa 59 mila metri quadrati (di cui 21.500 coperti).

E' in questi capannoni ultra moderni, che sanno di nuovo e di pulito, che ogni giorno - dalle lamiere e dai profili in alluminio, materiale riciclabile al 100 per cento - prendono vita scale, porte, toilette, arredi (tra questi, solo per fare un esempio, l'area meeting del Frecciarossa), pannelli finestrino, carenature aerodinamiche e molti altri componenti di treni e metro. Prodotti finiti e pronti da installare che hanno conquistato prima il mercato italiano, poi quello europeo (si trovano in Francia, Germania, Svezia, Austria, Svizzera, Norvegia, Inghilterra) e che recentemente sono sbarcati anche negli Stati Uniti, dove nel 2017 la Omer ha aperto anche una sede.

Non avendo in Sicilia un indotto industriale in grado di gestire alcune delle fasi produttive, l'azienda è stata costretta a fare tutto in casa, sviluppando processi e tecnologie. Un punto di forza, nato da una difficoltà iniziale. “I clienti - spiega l’ingegnere Vincenzo Calunniato, facility manager della Omer - hanno così la possibilità di interfacciarsi solo con un interlocutore in grado di gestire tutto il ciclo produttivo, dalle prime fasi di progettazione, con uno strutturato dipartimento di Ingegneria, fino alla completa realizzazione di componenti verniciati, assemblati e completi per l’installazione a bordo dei veicoli ferroviari. Attività che permette di contenere anche i costi complessivi di gestione del progetto".